Giornata per il Seminario

Nella domenica delle Palme come ogni anno in Diocesi si Celebra la Giornata per il Seminario.

Di seguito la lettera del nostro Vescovo che ci invita a pregare per le Vocazioni e ad essere vicini a questa realtà diocesana.

Carissimi,

 

l’annuale celebrazione della Giornata del Seminario impegna tutti, presbiteri e laici, in una preghiera veramente corale «perché il Padrone della messe mandi operai nella sua messe».

Collocandosi nel contesto delle Celebrazioni per il Bicentenario della fondazione della nostra Diocesi, la Giornata del Seminario ricorda che il ministero sacro – ed in particolare il sacerdozio ministeriale -, è essenziale per la vita della comunità cristiana.

Ai miei presbiteri vorrei ricordare che la pastorale vocazione all’interno delle comunità parrocchiali non è semplicemente frutto di particolari strategie pastorali ma, come ho scritto nella mia ultima Lettera Il Volto dell’Amata, essa è determinata «dalla testimonianza così appassionata della propria vocazione sacerdotale da saperla rendere contagiosa. Noi presbiteri che abbiamo sentito la chiamata a seguire il Signore in una vita tutta dedicata a Lui, siamo anche particolarmente chiamati, tutti senz’alcuna eccezione, a testimoniare la bellezza della sequela».

A tutti i laici e in modo particolare agli operatori pastorali vorrei consegnare il mandato di innescare una nuova cultura vocazionale come componente essenziale della nuova evangelizzazione. Nella Lettera Pastorale ho spiegato che cosa intendo per nuova cultura vocazionale: «La gratitudine, l’accoglienza del mistero, il senso dell’incompiutezza dell’uomo e assieme della sua apertura al trascendente, la disponibilità a lasciarsi chiamare da un Altro e a farsi interpellare dalla vita, la fiducia in sé e nel prossimo, la libertà di commuoversi di fronte al dono ricevuto, la scoperta che quello che si è ricevuto è sempre immeritato ed eccedente la propria misura, la capacità di sognare e desiderare in grande: tutto questo fa parte di questa cultura vocazionale che rende bella e vera la vita».

Proprio per favorire questa rinnovata attenzione e amorevole cura delle vocazioni sacerdotali vorremmo lanciare l’iniziativa degli “Amici del Seminario”: sacerdoti, diaconi, laici, consacrati che si sentano particolarmente impegnati nelle rispettive comunità di appartenenza a promuovere questa nuova cultura vocazionale e a sostenere anche economicamente l’azione formativa del nostro Seminario.

A tal proposito mi permetto ricordare che le raccolte di tutte le messe della Domenica delle Palme dovranno essere versate integralmente alla nostra Curia che provvederà poi a destinarli al Seminario. Sarebbe significativo se, oltre alle Parrocchie, anche le associazioni, i gruppi, le confraternite e i movimenti contribuissero con la loro offerta a ché il Seminario possa svolgere la sua funzione istituzionale di formazione dei futuri presbiteri.

Nella Lettera Pastorale concludevo con una domanda che ora vi ripropongo come affermazione: Vogliamo ripartire dal Seminario e dai Seminaristi per coltivare il volto bello della nostra Chiesa!

+ Salvatore Muratore – Vescovo