«Tu visiti la terra e la disseti»: indetta la Visita Pastorale

A quasi dieci anni dall’inizio del ministero episcopale del nostro vescovo Salvatore nella nostra Chiesa, la comunità diocesana si prepara ad un’altra visita pastorale che sarà guidata dal tema “Tu visiti la terra e la disseti”. La prima visita pastorale del vescovo Muratore, come si ricorderà, venne avviata nel 2014. La visita, che come si legge nel decreto di indizione che porta la data del 29 settembre, avrà un’attenzione particolare per le periferie esistenziali, la famiglia e i giovani, il vescovo ha voluto porla sotto la protezione della Madonna della Lavina. Il vescovo arriverà in tutte le comunità e nel territorio “innanzitutto col desiderio di cogliere il positivo, il bene e il bello ed esaltarlo” ma anche “col desiderio di dare un ulteriore slancio
alla pastorale di comunione in un paese, tra le parrocchie, nella diocesi. Dobbiamo sfatare il pensiero di qualcuno che dice che ci siamo infiacchiti,
che abbiamo perso il gusto del camminare insieme, che ognuno gira solo attorno alle proprie cose”. L’obiettivo quindi è lavorare insieme,
laici i presbiteri, per la comunione. “Ridiamo valore ai consigli pastorali come fucine di pensiero e di programmazione pastorale; e nei paesi con più parrocchie ci sia un coordinamento pastorale composto dai laici che affiancano i presbiteri nel discernimento pastorale”. Ancora una volta il nostro vescovo
sprona i laici all’impegno. “Non si può pensare ad una qualsiasi iniziativa o a qualsiasi decisione pastorale – sottolinea il vescovo – senza il contributo dei laici”. La visita che toccherà tutte le realtà territoriali, come si diceva, avrà “tre peculiari attenzioni”. La prima riguarda le periferie esistenziali “come ricerca – specifica il decreto di indizione – di attuazione di quei Sentieri di Prossimità su cui abbiamo riflettuto in questo anno trascorso. Desidero incontrare, accogliere e abbracciare tutte le persone che vivono con difficoltà la loro vita o il rapporto con la fede e a volte con la
comunità ecclesiale, per manifestare ancora una volta il volto amico del Padre e la cura materna della Chiesa”. Altra attenzione peculiare quella per la famiglia. “In questa direzione – si legge ancora nel decreto – accompagnerò con gioia l’ultima tappa del cammino delle Fontane di Parola e l’apertura di ulteriori orizzonti di incontro e di impegno per le famiglie”. Attenzione anche per “le famiglie in situazioni particolari nella consapevolezza che “il Signore è vicino a chi ha il cuore ferito”. Terza peculiarità i giovani “vera risorsa per un annuncio rinnovato del Vangelo di Gesù. Essi non sono solo destinatari ma anche agenti di evangelizzazione, in particolare con i loro coetanei” ed è con loro per il vescovo che bisogna ripartire insieme “per un nuova avventura di fede”. La visita pastorale partirà ufficialmente il 25 marzo 2019, data in cui ricorre il decennale dell’ordinazione episcopale di monsignor Muratore, ma sarà preceduta oltre che da una adeguata preparazione con “la preghiera e con opportuni momenti di confronto e discernimento”, anche dalle visite, entro novembre, dei vicari foranei nelle varie parrocchie. Per la preparazione pastorale è previsto un tempo ampio, da adesso fino alla prossima Pasqua.