Coronavirus: il Vescovo esprime vicinanza all’OASI di Troina

Carissimo P. Silvio,

dopo averti sentito telefonicamente per chiedere informazioni e per manifestare la mia vicinanza, adesso voglio scriverti per dare a te e a tutte le persone che a vario titolo lavorano all’Oasi una parola di incoraggiamento, nella certezza che il Signore non ci abbandonerà e che, anche nell’oscurità di questo momento, sarà la nostra guida e la nostra forza.
Vorrei esprimere prima di tutto il mio affetto ai ragazzi e alle loro famiglie che seguono con trepidazione l’evolversi della situazione. Vorrei dire ad ognuno di loro di essere forti e coraggiosi e che non mancherà loro l’affetto e il servizio amoroso. L’amore è la cura più bella e più decisiva di ogni malattia.
Vorrei dire la mia immensa gratitudine a tutto il personale – dirigenti, medici e professionisti che a vario titolo lavorano all’Oasi, infermieri e personale sanitario tutto, ausiliari e amministrativi – per il senso del dovere che stanno manifestando con impegno, sacrificio e dedizione totale. Questo si chiama eroismo e anche incarnazione piena del Vangelo. Vi ho visti tante volte nel passato servire con grande amore coloro che passavano per la vostra struttura, ma adesso lo state vivendo ancora di più. Prendersi cura con amore dei fratelli più fragili è il cuore del Vangelo e voi consapevolmente o inconsapevolmente state dimostrando di essere veri discepoli di Gesù.

Alle Volontarie, custodi del carisma del Fondatore e testimoni in tutta la loro vita dell’amore di Dio Padre per i più deboli, desidero rinnovare la mia profonda stima e la mia vicinanza. La vostra caratteristica è di essere, dall’inizio dell’Opera sino ad adesso, sentinelle dell’amore. So che state continuando a darvi totalmente per il bene dei ragazzi e delle ragazze che bussano alla porta del vostro cuore. Il Signore vi ricompensi e vi ricolmi con l’abbondanza delle benedizioni.
A tutti i Troinesi e ai loro amministratori vorrei dire di essere coraggiosi e forti. Sappiamo tutti che stiamo vivendo un tempo assai difficile, che mette in dubbio certezze e che pone domande di senso, di vita e di pienezza. Vi scrivo per confermarvi nella fede. Il nostro Dio non è la causa del male, il virus non è un castigo di Dio, Egli non si è stancato della nostra umanità. A partire dall’incarnazione del Figlio, Dio si è lasciato “contagiare” dalla nostra umanità e da quel momento è il “Dio-con-noi”, irrimediabilmente legato alla vita dell’uomo. Dio è dalla nostra parte e combatte con noi e per noi. Proviamo a fare squadra attorno all’Oasi e un vostro-nostro gioiello da custodire e amare.
Grazie ancora P. Silvio per come ti stai dando totalmente per il bene di quest’Opera, affidandoti totalmente nelle mani del Signore. Il passaggio del Salmo 72, che abbiamo recitato questa mattina, fonda nostra la speranza e ci rassicura tutti, in questi giorni di prova e di eroismo: “Vengono meno la mia carne e il mio cuore; ma la roccia del mio cuore è Dio, è Dio la mia sorte per sempre. Il mio bene è stare vicino a Dio: nel Signore Dio ho posto il mio rifugio”.
A nome della nostra Chiesa di Nicosia metto a disposizione € 10.000,00 (diecimila euro) per l’acquisto di alcuni strumenti necessari per questa situazione di emergenza. Poca cosa, piccole gocce nell’oceano, ma sappiamo bene e Madre Teresa ce lo ricorda, l’oceano è fatto da tante piccole gocce. Invito tutti a contribuire con generosità a contribuire al bene dell’Oasi.
Il Signore vi ricolmi di benedizione e di pace e vi custodisca nel suo amore.

+ Salvatore Muratore