E’ proprio così, nonostante si pensi che credere in Dio e alla bellezza di una vita di fede, sia qualcosa di bigotto, vecchio, solo delle storielle per bambini, la missione giovani nel mio paese (Centuripe) si è rivelata tutt’ altro che impossibile o inutile.
Fin da quando abbiamo iniziato a progettare la missione nel nostro paese abbiamo cercato di evitare che diventasse una semplice propaganda o pubblicità sulla chiesa, ma un vero e proprio incontro dei giovani con i giovani con il fine di mostrare che la chiesa è una realtà che ci appartiene e non un’entità adatta solo a preti e anziani.
Personalmente sono rimasto contento di aver contattato vecchi amici che, per ragioni diverse, si erano allontanati da me in quanto avevamo fatto scelte diverse, sono rimasto scosso nell’aver visto durante l’adorazione eucaristica ragazzi che non erano mai entrati in chiesa, e sono strafelice di aver visto domenica a messa un sacco di gente non solo presente ma anche partecipe, che ha dato un senso di unità a dir poco commovente; però questo non è un punto di arrivo, ma di inizio – paradossalmente la nostra vera missione inizia adesso, quei 3 giorni possono aver acceso una speranza, possono aver dato un senso di serenità e gioia a chi guardava, ma noi non vogliamo che tutto si fermi ad un semplice sentimentalismo o nostalgia di quello che è accaduto.
Il nostro compito è quello di creare un gruppo di giovani capace di sperimentare ogni giorno la bellezza dello stare insieme con Dio, la nostra missione è dimostrare con i fatti che non esistono persone adatte o non adatte a credere, siamo tutti accettati dal Signore, l’importante è abbandonarsi consapevolmente e liberamente alla Sua volontà.
Io, personalmente, ero teso per la riuscita della missione, ma poi mi sono reso conto che bisognava limitarsi a mettere nelle mani di un Altro tutto ciò che si faceva, mi sono reso conto che la riuscita dello spettacolo o l’applauso durante il mimo potevano essere nulli se non veniva seminato nel cuore della gente quel desiderio,quella curiosità che ti fa domandare, chiedere, i perché di tante cose che molte volte diamo per scontate ; solo Dio attraverso i nostri piccoli gesti può spalancare le porte del cuore di noi ragazzi rendendoci consapevoli che con Lui tutto cambia, cambia il tuo rapporto con gli amici, con la famiglia, con la ragazza, persino con lo studio; insomma prende la tua vita e la stravolge, la riempie di imprevisti che ti fanno assaporare ancor di più le cose che fai.
Ho sempre visto Dio come un lampo nella nebbia, noi cerchiamo da soli di camminare, di trovare il senso delle cose, percorriamo tante strade e lui attraverso dei lampi ci indica il cammino più bello, magari difficile e pieno di ostacoli, ma si sa che la strada più facile è anche la più sbagliata; noi siamo stati creati per fare grandi cose, non possiamo, anzi non dobbiamo accontentarci di tirare a campare ma dobbiamo assaporare ogni cosa che facciamo e personalmente da quando ho incontrato l’Amore di Cristo nei volti di gente che mi vuole bene , sono felice di essere un piccolo testimone del Suo infinito Amore per tutti noi. [ VITALITA’ ;)]