Il 28 giugno è stata riaperta al culto la Basilica San Leone di Assoro. Tutta la cittadinanza aspettava questo evento con desiderio e trepidazione, la chiesa infatti oltre ad avere un grande valore storico-architettonico, è considerata il luogo centrale della fede dalla popolazione assorina, che vede in essa il punto di riferimento attorno al quale ruota tutta la vita della parrocchia. D’altronde l’uomo ha sempre avuto bisogno di fissare un luogo per il culto, avvertendo l’esigenza di riservare uno spazio dedicato e consacrato a Dio, pur nella consapevolezza che Dio non ha bisogno di un’abitazione costruita dalle mani dell’uomo, un luogo dove poter entrare in raccoglimento, dove sperimentare una presenza, dove lodare e ringraziare, chiedere o come dice il salmo ” ripensare, Dio, al tuo amore nell’interno del tuo tempio’ ( cfr Sal 48,10).
Chiusa dall’estate del 2010, per 2 lunghi anni sono stati effettuati i lavori di restauro da alcuni esperti nel settore, che, lavorando con attenzione e con tutta la loro professionalità, hanno riportato alla luce antichi splendori: gli affreschi, le pareti in pietra, i colori nascosti sotto la patina dell’usura e del tempo, che rivivono adesso in tutta la loro magnificenza, meravigliando in primo luogo gli stessi assorini, che guardano alla loro chiesa con occhi nuovi.
L’inaugurazione è stata aperta da una mostra fotografica a cui hanno fatto seguito saluti ed interventi vari: del parroco don Salvatore Minuto, del prefetto della provincia di Enna dott.ssa Clara Minerva, della soprintendente arch. Fulvia Caffo, del sindaco avv. Giuseppe Capizzi, conclusi con una illustrazione, sui lavori eseguiti, dell’arch. Angelo Giunta.
Si è giunti così alla celebrazione della santa messa presieduta da sua eccellenza Mons. Salvatore Muratore, la cui presenza e le cui parole hanno reso il momento ancora più solenne e, per i fedeli, più denso di significato.
L’emozione era palpabile da parte di tutti i fedeli e ancor più del parroco, che dopo 10 mesi dalla sua nomina ha avuto la gioia di celebrare nella ritrovata basilica.
La serata si è conclusa, dopo un rinfresco offerto dalla comunità parrocchiale, con un concerto per piano del maestro Giuseppe Guarrera; la musica ha dato giusta eco ai tanti sentimenti provati e si è diffusa tra le maestose arcate come a voler rimarcare la lode a Dio per la grazia ricevuta. (Stefania Capizzi)