Il calcio segno di amicizia e di cambiamento: la Caritas diocesana organizza un torneo di calcetto presso la Casa Circondariale di Nicosia

L’area promozione umana della Caritas diocesana in collaborazione con l’associazione Padre Santo Castrogiovanni e la Direzione della Casa circondariale di Nicosia hanno organizzato un torneo di calcio a quattro con il progetto “Lo sport segno di amicizia e cambiamento”.
Il progetto è stato avviato con la proiezione di due film e di seguito si è dato il via agli allenamenti della squadra del carcere per poi concludersi con il torneo strutturato in ventisette incontri.
Il progetto ha coinvolto i referenti delle Caritas dei paesi della Diocesi che si sono premurati a formare le squadre del torneo. I paesi partecipanti sono: Agira, Assoro, Leonforte, Nicosia, Regalbuto, Troina, Villadoro; a questi si aggiunge la squadra “San Felice” che è costituita dai detenuti.
Con questo progetto la Caritas diocesana vuole far sentire la presenza della comunità civile ed ecclesiale vicina ai detenuti, non solo nei periodi festivi, e vuole favorire la conoscenza dell’ambiente carcerario, promuovere la relazione tra l’ambiente esterno e i detenuti, considerando che anch’essi meritano comprensione e perdono e non solamente il giudizio negativo, così da stimolare in loro l’integrazione nella società nel miglior modo possibile. Importante diventa, quindi, superare i pregiudizi che spesso non favoriscono i rapporti civili e umani e portano a pensare che i detenuti debbano rimanere lì chiusi senza alcuna possibilità e prospettiva di vita futura.
La proiezione dei film ha una funzione pedagogica perchè vuole essere di stimolo per i detenuti invitandoli a riflettere sulle “regole” che la vita ci impone, sulla convivenza con gli altri , il rispetto degli altri. L’allenamento e il torneo hanno come scopo la socializzazione dei detenuti per farli sentire parte attiva della società.