Da tutta la Sicilia i catechisti vivranno una tre giorni di formazione

CONVEGNO CATECHISTICO. Dal 22 al 24 febbraio a Cefalù ad aprire e chiudere i lavori sarà la nostra Diocesi

Ad aprire i lavori, venerdì 22 febbraio, saranno i saluti del nostro Vescovo, che è delegato per la dottrina delle fede e la catechesi, quindi seguirà l’introduzione al convegno affidata a don Carmelo Sciuto, direttore Ucr, e ai coniugi Rosmari e Vito Di Leo e don Antonio Carcanella, direttori Uf. Sono due le relazioni previste nel corso dei lavori del Convegno catechistico regionale. La prima, sul tema “Il primo annuncio alla famiglia: trasmettere e generare alla fede oggi”, la terrà , venerdì, don Matteo Del Santo, della Diocesi di Milano; la seconda, che sarà, sabato, di don Vito Mignozzi, direttore dell’Istituto teologico pugliese di Molfetta, avrà come tema “Le relazioni ecclesiali per una comunità che genera alla fede”. Entrambe si inseriscono pienamente nel tema scelto per la tre giorni di riflessione: “Il primo annuncio alla famiglia per generare nella fede con la comunità”. Alle relazioni iniziali seguirà l’intervento di Maria Teresa Camporese, della Diocesi di Padova, che traccerà “Possibili percorsi di primo e secondo annuncio per le famiglie”: aprirà la strada ai lavori di gruppo ai quali sarà dedicato un intero pomeriggio. “Quest’anno, in un felice percorso di pastorale integrata, si riprende la collaborazione con l’Ufficio per la Famiglia” dice don Carmelo Sciuto, direttore dell’Ufficio per la Catechesi. È lui a spiegare che “il convegno s’inserisce nel cammino di riflessione intrapreso dall’Ufficio catechistico regionale in questi anni, con l’intento di accompagnare il processo di rinnovamento
missionario della pastorale catechistica nelle nostre diocesi, che trova nell’ispirazione catecumenale un opportuno volano”. “Partiamo da un presupposto fondamentale: dal momento che la famiglia è responsabile del primo annuncio prima ancora che i ragazzi inizino la catechesi – spiega il direttore dell’Ufficio della Cesi – e dal momento che è necessario che i catechisti e, quindi, la comunità collaborino in questo ambito, allora diventa propedeutico che i genitori
siano pronti e preparati”. Così i primi destinatari dell’annuncio della fede sono gli adulti, i quali, per trasmettere questa stessa fede ai figli,
prima devono riceverla. “Si volge l’attenzione sul primo annuncio della fede fatto ai genitori – continua don Sciuto – per favorire il primo annuncio
che la stessa famiglia farà ai figli. E quale può essere il posto più adatto a questo se non la comunità cristiana? La definiamo, infatti, ‘grembo che
genera la fede’”. Il convegno si chiuderà domenica 24 febbraio con la restituzione dei lavori di gruppo e con la sintesi prospettica di don Sciuto e dei coniugi Di Leo e don Carcanella, le conclusioni saranno affidate a monsignor Salvatore Muratore che, inoltre, presiederà la concelebrazione eucaristica.