Pellegrinaggio in Cattedrale di Famiglie e Fidanzati

Credo la Chiesa. Una, Santa, Cattolica, Apostolica. Lo recitiamo almeno una volta a settimana nella Messa Domenicale. È uno dei punti fondamentali della nostra Fede.
Sarebbe impensabile, per noi, vivere la nostra vita al di fuori della Chiesa. In quanto piccole chiese nella Chiesa, le famiglie sono chiamate ad edificarla in maniera tutta speciale.
Certamente, poi, abbiamo bisogno di dichiarare a noi stessi e agli altri chi siamo e cosa vogliamo. Abbiamo bisogno di rinnovare e dichiarare il nostro proposito di seguire Gesù nella forma che Lui ha pensato per noi. È con questo spirito che, 200 dei nuclei familiari delle fontane di Parola e 180 coppie che hanno chiesto di celebrare il sacramento del matrimonio, si sono recati in Pellegrinaggio in Cattedrale a compiere il loro rito di adesione alla Chiesa. Nella prima e nella seconda domenica di quaresima stretti attorno al Vescovo, famiglie e fidanzati rispettivamente, per mettere nelle sue mani propositi, aspirazioni, nuove conquiste, per ridichiarare il proprio credo, il proprio amore alla Chiesa. Famiglie attorno al Vescovo, fidanzati attorno al Pastore. Un momento di grazia speciale per tutti, impreziosito ulteriormente dalla presenza del Vicario generale per le famiglie e da un suo messaggio per
i fidanzati, abbellito dalla presenza dei sacerdoti che si spendono accanto al Vescovo e con le famiglie nell’edificazione della Chiesa. “È questo un momento altamente significativo – comunica ad ambedue i gruppi don Pietro Scardilli, nel suo saluto – oggi manifestate la vostra rinnovata adesione alla Chiesa e ricevete conferma che la vostra adesione al Signore è autentica.
Non si può aderire autenticamente al Signore se non nella Chiesa e grazie alla Chiesa”. Ciò include un aspetto locale e un aspetto universale, ci spiega. È il Vescovo che “rende presente nella propria Chiesa locale la communio Ecclesiarum – prosegue don Pietro- […] il Vescovo difende l’unità della Fede da ogni tentazione di raggruppamento… e si fa garante che la Chiesa è una per tutti, perché Dio è uno per tutta l’umanità. È il Vescovo l’anello di congiunzione della cattolicità”. Momento importante, fondante e fondamentale per chi sta percorrendo un itinerario di riscoperta della Fede. Siamo qui per dire insieme che amiamo questa chiesa – ci ha detto il Vescovo- facciamolo “Protesi alla gioia pasquale”. Protesi per rinnovare la nostra fede e fare spazio a Gesù nella nostra famiglia. Protesi per combattere il diavolo che vuole staccarci da Dio. Protesi per rendere più bello l’incontro con Gesù,
“pregate ogni mattina insieme!” – ci raccomanda il Vescovo-. Protesi per presentare all’altare una cesta ricolma di memoria, di gratitudine, di benevolenza, di perdono… tutte
perle preziose da presentare in questa quaresima. Per arrivare alla Pasqua pieni di Lui. Si Eccellenza, con lei ripetiamo “Siamo il suo popolo!”. Torniamo a casa con il cuore pieno
di gioia, ci scrivono da più parti le famiglie. “Più volte mi sono sentita commossa – ci scrive P.-, una quaresima che inizia già piena di bellezza”. “Protesi, così vogliamo essere”
– scrivono A. e G.; “Grande giornata, grandi emozioni – scrivono L. e S.- grazie a tutti per questo momento vissuto insieme in maniera così intensa”. “Grazie al nostro Vescovo, perché ci vuole bene – scrivono P. e N. una coppia di accompagnatori- il suo amore ci riempie sempre il cuore, ci incoraggia e ci sostiene ”. Si, è grande è la gioia nei partecipanti.
Quella gioia che solo Gesù ci può dare e che solo nella Chiesa “nostra casa” troviamo.