” Dio ha sempre lanciato ponti di relazione e di amicizia con l’umanità, tutto è un abbraccio del suo amore..”così scrive mons. Salvatore Muratore, Vescovo della Diocesi di Nicosia, nella sua ultima lettera pastorale il “Fascino della Parola”.
“Cercare e trovare Dio in tutte le cose”, così si esprimeva diversi secoli fa un uomo dalla spiritualità incarnata come sant’Ignazio di Loyola.
Basta questa premessa per esprimere la spinta intima che ha mosso il nostro ufficio nel progettare e realizzare questa prima festa della comunicazione dal tema “PAROLA, parole, immagini e suoni. Comunicazione e Relazione”che si è svolta Sabato 26 Novembre a Nicosia.
Oggi più che mai è necessario prendere coscienza della necessità di entrare in dialogo con il mondo, di mettersi in relazione con le correnti di pensiero che lo attraversano, certi che “Non esiste priorità più grande di questa: riaprire all’uomo di oggi l’accesso a Dio, al Dio che parla e ci comunica il suo amore perchè abbiamo vita in abbondanza.”(Benedetto XVI Verbum Domini n 2)
Vivere in missione permanente, lancia a ciascuno di noi e alle nostre comunità una doppia sfida: la prima quella di riappropriarci di un patrimonio spirituale immenso, che ha contribuito a rendere più umano il volto del mondo in oltre 2000 anni di storia cristiana, la seconda strettamente collegata al recupero delle nostre radici è l’apertura e il dialogo franco e aperto con la cultura contemporanea, chiamati come siamo ad incarnarci pienamente nella realtà che ci circonda per fermentarla e trasformarla con i semi di una Parola generatrice di vita.
E la Parola è stata la protagonista principale della manifestazione, che a partire dalle ore 21 è stata proclamata da 22 lettori, che si sono alternati, spesso visibilmente emozionati, nella lettura integrale del Vangelo secondo Giovanni. Il via è stato dato da mons. Muratore che ha dato lettura del primo capitolo, subito dopo l’esposizione del SS. Sacramento, in un clima di preghiera e di raccoglimento particolarmente intenso. Il tutto trasmesso in diretta dalla radio diocesana Onda Libera.
Sin dal mattino sotto i portici della Cattedrale, suggestivamente e significativamente aperti sulla piazza principale, è stata allestita la mostra delle prime pagine del periodico diocesano “In Dialogo” giunto al suo settimo anno di vita. La mostra è stata anche l’occasione per fare conoscere maggiormente Avvenire, distribuito in circa 300 copie e il SIR attraverso materiale promozionale.
Quotidianamente siamo inondati da fiumi di parole, di immagini e di suoni, entrare in relazione con la Parola è assolutamente necessario per discernere il bene dal male, ciò che è vero da ciò che è falso, per nutrire le parole di un oltre capace di parlare e fare vibrare i cuori usando un linguaggio “mondano” capace di fare risuonare il Bello, il Vero e il Bene.
La proiezione del film “Il discorso del Re” di Tom Hooper, è stata l’occasione per riflettere sull’importanza delle relazioni, capaci di guarire il “mal di voce” del protagonista, che riuscendo ad articolare in maniera libera il suo discorso affronterà anche il mezzo radiofonico facendolo vibrare con tutta la sua umanità. Metafora importante anche per la nostra Chiesa contemporanea, chiamata ad abitare i nuovi mezzi di comunicazione nella certezza che il fattore determinante è la spiritualità di chi è chiamato ad esplorare ed animare queste nuove frontiere per l’annuncio del Vangelo.
La musica è stata la protagonista della parte conclusiva della giornata, grazie allo splendido spettacolo offerto dagli En Teos Mos (letteralmente entusiasti-tuffati in Dio) che attraverso un repertorio di canti opportunamente scelti hanno trasmesso un messaggio carico di pace e di speranza ai numerosi giovani e meno giovani che hanno assistito al concerto.
Tappa importante, quella appena appena vissuta, che apre però orizzonti nuovi carichi di progetti e di iniziative, che sono scaturite come per incanto dall’evento, grazie alle sollecitazioni e ai consigli appassionati di chi ha preso parte alla manifestazione.
Siamo certi che molti saranno gli ostacoli che incontreremo lungo il cammino, ma siamo altrettanto sicuri della necessità di continuare a camminare, perché “è camminando che si costruiscono ponti di luce tra i mondi”.
Giusy e Michele Li Pira
Direttori UCS diocesi di Nicosia