Il Sacerdote dono della carità di Dio

 

La Domenica delle Palme è per la nostra Diocesi occasione per pregare per le vocazioni al sacerdozio e per raccogliere fondi che serviranno alla formazione dei nostri seminaristi.
Colgo l’occasione per ringraziare le Comunità parrocchiali e le zelatrici del Seminario per il loro impegno a favore delle vocazioni e per le cospicue offerte in denaro che ogni anno ci giungono dalla generosità di tanti. Desidero ringraziare, anche, quanti offrono la loro silenziosa preghiera o la loro sofferenza per le vocazioni e per i seminaristi; e le famiglie di Enzo, Luigi, Giuseppe, perché con il loro sostegno, il loro affetto, l”offerta’ dei loro figli alla Chiesa, danno ai seminaristi esperienza di amore ablativo.
La ‘sinergia’ di queste esperienze d’amore: le Parrocchie, le famiglie, la preghiera degli ammalati, gli operatori vocazionali, creano il clima favorevole perché nascano e maturino le vocazioni. Il Sacerdote è dono di amore. Nasce dall’amore.
La Giornata per il Seminario è occasione, anche, per riflettere sul grande dono che ogni vocazione al sacerdozio rappresenta per tutti noi. Il mondo ha bisogno del sacerdote perché ha bisogno di Dio (Benedetto XVI). Un dono, quello dei sacerdoti, da invocare nella preghiera e da amare. Se la vocazione al sacerdozio nasce dalla libera iniziativa di Dio, possiamo essere sicuri che Egli non farà mancare il suo amore, perché Dio è amore.
Per aiutare a riflette, in particolare i giovani in ricerca vocazionale, vorrei condividere una stupenda pagina di don Tonino Bello sulla vocazione. E’ la parola che dovresti amare di più.
Perché è il segno di quanto sei importante agli occhi di Dio. E’ l’indice di gradimento presso di Lui, della tua fragile vita. Sì, perché, se ti chiama, vuol dire che ti ama. Gli stai a cuore, non c’è dubbio. In una turba sterminata di gente, risuona un nome: il tuo. Stupore generale. A te, non aveva pensato nessuno.
Lui sì! Più che vocazione, sembra una evocazione. Evocazione dal nulla. Puoi dire a tutti: si è ricordato di me! E davanti ai microfoni della storia Ti affida un compito che solo tu puoi svolgere. Tu e non altri.
Un compito su misura’ per Lui. Più che una missione, sembra una scommessa. Una scommessa sulla tua povertà. Ha scritto sulla roccia ‘T’amo’, sulla roccia! Sulla roccia, e non sulla sabbia. E accanto ci ha messo il tuo nome. Forse l’ha segnato di notte. Nella tua notte. Fidati! Egli è amore.