Grande festa in Cattedrale per i fidanzati della diocesi riuniti per celebrare il giubileo Grande festa per i fidanzati della diocesi che il 5 marzo, insieme ai loro accompagnatori si sono ritrovati in cattedrale per vivere con il vescovo una tappa importante del percorso di preparazione al matrimonio, celebrazione che quest’anno si connota del carattere giubilare in occasione del bicentenario della diocesi. La giornata di festa, riflessione e preghiera si è aperta con le testimonianze di una coppia di coniugi palermitani, Marialicia e Carmelo Moscato e due giovani fidanzati della diocesi Dario Donsì e Sibilla Pappalardo. Voci diverse per raccontare la bellezza di un amore arricchito dalla presenza di Gesù. Momento centrale del giubileo dei fidanzati è stata la celebrazione eucaristica presieduta da monsignor Salvatore Muratore, il quale durante l’omelia, ha voluto donare alcuni spunti preziosi per i fidanzati. Innanzitutto, partendo dalla prima lettura, il racconto della creazione di Adamo ed Eva, monsignor Muratore ha voluto incidere sul cuore dei presenti due parole preziose: soffio e carezza. “Ognuno di noi è la carezza di Dio, da lui simo stati plasmati con l’argilla e da lui abbiamo ricevuto il “bacio”, il soffio della vita. Portiamo in noi la natura umane e divina, che però in ogni momento può essere messa e rischio dalle tentazioni del male. Il vescovo, ripercorrendo le tentazioni di Satana a Gesù, vuole mettere in guarda dalla deriva egoistica che per sua natura l’uomo è tentato di percorrere, portando i fidanzati a riflettere anche sul proprio rapporto con l’altro, che assume una connotazione diversa a seconda che esso sia frutto di possesso o di amore inteso come dono. Una relazione e una vita che assume un senso diverso a seconda della presenza o meno di Dio. Poi in conclusione monsignor muratore ha voluto simbolicamente donare ai fidanzati uno zaino contenente tutto il necessario per affrontare il cammino di coppia verso il matrimonio: una pietra bianca, simbolo della casa fondata sulla roccia; una bussola, ovvero la bibbia che guida e orienta i passi; un pane, cioè l’eucarestia; una borraccia d’acqua, segno dello Spirito Santo; e un profumo speciale, quello dell’amore che avvolge ogni cosa. Una celebrazione bella, partecipata e ricca di segni. Primo fra tutti quello dell’acqua, simbolo della purificazione. Con la benedizione della giara colma d’acqua , alla quale hanno attinto le coppie di coniugi che, dopo essersi segnati l’un l’altro, hanno benedetto e segnato le coppie di fidanzati che accompagnano nelle diverse realtà parrocchiali. Secondo momento significativo è stato quello del rito di adesione, introdotto dai responsabili della pastorale familiare Vito e Rosmary Di Leo che hanno presentato al vescovo i fidanzati che hanno completato una tappa del cammino di preparazione al matrimonio e sono pronti a dichiarare la loro adesione alla fede, facendo risuonare il proprio “eccomi”. La celebrazione è poi proseguita come previsto dalla liturgia e si è conclusa con la consegna del libro contenente le firme di tutti i fidanzati. Libro che, come ogni anno, viene dato in dono al Pastore della Chiesa di Nicosia. L’evento giubilare si è concluso con un momento di festa e di convivialità che sottolinea l’importanza del clima di amicizia, confronto e incontro che si è vissuto durante la giornata.