Bagno di folla per l’Episcopato delle diocesi di Sicilia giovedì 16 marzo scorso in occasione della solenne messa pontificale presieduta dal Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, card. Angelo Bagnasco, nella Cattedrale di Nicosia (EN) in occasione della celebrazione del Bicentenario di istituzione della Diocesi. Per l’occasione i Vescovi delle 18 diocesi dell’Isola si sono riuniti dal 16 al 18 marzo per i lavori della sessione primaverile della Conferenza Episcopale Siciliana presso i locali del Seminario. I lavori iniziati nella mattinata del 16, mentre il pomeriggio è stato interamente dedicato alla celebrazione del bicentenario.
La Cattedrale di S. Nicola era stracolma di fedeli accorsi dai 12 comuni della diocesi e in alcune chiese vicine sono stati approntati schermi gigante per consentire a tutti di partecipare all’evento.
In apertura della Concelebrazione Eucaristica il vescovo Salvatore Muratore ha voluto porgere il saluto di benvenuto agli intervenuti, dal clero alle autorità civili e militari e all’intero episcopato, nonché al celebrante, il cardinale Bagnasco, ricordando le iniziative pastorali messe in campo in occasione del bicentenario.
Nella sua omelia il Card. Bagnasco, ha sottolineato la necessità di essere comunità unita e lavorare insieme per evitare che i giovani lascino per sempre la loro terra in cerca di lavoro, rendendo più povero il tessuto sociale di queste comunità. “Una società in cui i legami sono sentiti come un peso e non come un dono – ha detto testualmente – non porta ad una società più bella e solidale. Abbiamo bisogno di stare insieme come comunità e la Diocesi rende possibile l’esperienza della prima comunità, che insieme prega, ascolta la Parola, celebra l’Eucarestia e si fa servizio d’amore attorno al Vescovo”.
A conclusione della celebrazione il Presidente della Conferenza Episcopale Siciliana, l’arcivescovo di Catania mons. Salvatore Gristina, ha ringraziato, a nome dell’episcopato siculo, il Card. Bagnasco per la significativa presenza in questa terra di Sicilia che, con la sua vitalità e le sue iniziative, costituisce una porzione non indifferente della Chiesa italiana.