Nicosia. In Seminario, dall'11 al 13 gennaio, incontri per clero, operatori e famiglie

Fertilità e infertilità di coppia. Stili di vita e ambiente per una ecologia della persona

Il corso organizzato dagli Uffici diocesani di pastorale della Salute e della Famiglia con relatori la professoressa Elena Giacchi del Centro studi e ricerche di regolazione naturale delle fertilità e il professore Antonio Mancini dell'Unità operativa di Endocrinologia - dipartimento di Medicina interna e scienze specialistiche, dell'Università Cattolica del sacro Cuore di Roma

Finalmente uno sguardo sugli uomini!”. Esulta Vittorio, mentre ci saluta con questa espressione. Con Marcella hanno apprezzato lo sguardo sulla “fertilità, risultato di una sinergia di coppia”: dove risultano ugualmente importanti il contributo femminile e quello maschile. “Spostare il punto di vista (dal semplicemente femminile a quello di coppia) ha creato un bel clima, di cooperazione e “pace” tra i sessi -aggiungono- bella l’immagine che il prof Mancini ci ha offerto: tre figure geometriche diverse, con la stessa base, che non si possono ridurre ad una (nonostante la base uguale) perché ciascuna ha la sua specificità.
Così è nell’amore e nella sessualità, ci sono tre dimensioni – emotiva, erotica, spirituale – e nessuna può essere ridotta all’altra, senza perdere ricchezza”.
Di ecologia della persona e della coppia, si parlava. Dove ecologia non è sinonimo di Naturalismo o di Ambientalismo, ma di interazione fra gli organismi e l’ambiente. E l’ambiente per l’uomo è anche quello delle relazioni.
La prof. Elena Giacchi ha affascinato la platea con l’accento sulla fecondità del dono e sul perdono nella coppia, lì dove i metodi naturali consentono una piena libertà, responsabilità, rispetto e progettualità di coppia che si apre a collaborare col Creatore.
“In questi due giorni si è aperto per noi un mondo nuovo- ci dicono Fabio e Roberta – l’alta professionalità, l’umiltà e la dolcezza dei due docenti ci hanno portati ad una rinnovata conoscenza della bellezza della fertilità”.
“In quanto operatore sanitario mi sono sentito chiamato in causa – aggiunge Michele- nel fornire un’adeguata informazione alle coppie sugli strumenti disponibili per l’attuazione di una procreazione responsabile.
Avverto la necessità di un maggiore impegno sociale per colmare il vuoto formativo sulla regolazione naturale della fertilità. Sarebbe bello che anche nei futuri professionisti, maturasse la consapevolezza che la proposta dei metodi naturali è un dovere deontologico da far rientrare a pieno titolo nei programmi
di educazione alla salute, e di prevenzione dell’infertilità”. “Temevamo di non comprenderli ci scrivono dal gruppo di Leonforte ma ci siamo accorti che si possono dire cose grandi con parole semplici. Abbiamo acquisito strumenti nuovi per la nostra relazione di coppia, ma anche di aiuto per i nostri figli. Stasera siamo stanchi ma con il cuore pieno di gioia, per essere stati insieme tra di noi e con tanti altri della diocesi, pieno di stupore per tutto quello
che abbiamo sentito”. “Ciò che ci portiamo in cuore – scrivono Marilena e Andrea – è la responsabilità nei confronti della nostra relazione di coppia che può crescere ma anche rovinarsi. Ci ha colpito che il nostro fine ultimo è sempre quello di lodare il Signore dunque è bene tutto ciò che ci circonda e che ci porta a questo nostro fine. Magari riuscissimo a coinvolgere più giovani famiglie in queste occasioni di arricchimento, di confronto, di riflessione…”
Molto intense e profonde le ultime ore con le famiglie, nel dialogo a cuore aperto con i relatori – coppia di sposi oltre che professionisti.