PREFAZIONE
‘Riscoprire è il verbo che affascina di più, perché fa intuire subito che c’è un tesoro nel cuore di ogni battezzato, un tesoro prezioso per cui vale la pena di giocarsi e che può riaccendere lo stupore di una riscoperta che riempie la vita di bellezza e di forza’.
Queste parole che prendo dall’introduzione mi fanno cogliere la freschezza e la vivacità di questo sussidio pastorale. Lo stupore è frutto della novità evangelica ed ha come causa e suo segreto l’incontro con Gesù, Figlio di Dio, Signore e Maestro. Chi lo incontra ritrova dentro di sé una linfa vitale che lo raccorda alla sorgente e gli fa scoprire orizzonti ancora nuovi e inauditi di pienezza e di vita.
Nel suo cammino post-conciliare
In un cammino di tipo catecumenale all’annunzio si accompagna la decisione, alla sequela l’imitazione in vista di una conformazione personale ed ecclesiale, alla vita divina e filiale la vita sacramentale, alla fraternità il comandamento nuovo: ‘Come Io vi ho amato, amatevi gli uni gli altri’.
Il cuore di tutto il percorso è l’incontro con il Signore Gesù, unico Salvatore e Liberatore universale, fratello, amico e compagno, che ci fa partecipi della divina adozione del Padre Celeste e, per opera di Spirito Santo, ci fa anche Chiesa missionaria.
Fiorisce così la vita filiale vissuta col sacerdozio regale, fin dal battesimo, vivendo come corpo dell’unico, sommo ed eterno sacerdote.
Fiorisce l’amore alla Chiesa. Si percorre la via della preghiera, della riconciliazione e del perdono, si sente il bisogno di far passaparola di tutte le novità evangeliche che si sperimentano vivendo con Gesù e come Gesù e rispondendo ogni giorno: ‘Eccomi’ all’invito, ‘Vieni e seguimi’.
Questo testo, verificato nella prassi, ha dato frutti consolanti. Ormai, in diocesi, tutti coloro che da adulti devono completare l’iniziazione cristiana, pur disseminati nelle varie parrocchie, fanno un unico percorso e camminano per tutto l’anno vivendo allo stesso modo formazione, celebrazioni ed esperienze di vita.
Il sogno che
I semi di speranza che collochiamo generosi nel cuore dei fratelli porteranno frutti abbondanti e avranno il sigillo del Signore risorto.
Agrigento 13 maggio 2007
+ Carmelo Ferraro – Arcivescovo