Intervista a Sac. Salvatore Scardino: parroco di San Giovanni Battista in Villadoro

Come ha reagito alla notizia della nomina?
 
Alla prima notizia, ancora incerta, ho reagito mettendomi nella disponibilità di fare la volontà di Dio, però ho subito detto: mi farò aiutare perchè non mi sento all’altezza. Quando il Vescovo mi ha manifestato la decisione definitiva ho espresso le mie difficoltà di salute, in quanto mi ha chiesto di dare la mia collaborazione in Cattedrale di mattina e nel pomeriggio andare a Villadoro.
Io ho problemi di schiena per cui debbo usare particolari attenzioni nella posizione da seduto ed ho necessità di continuo movimento ed allenamento. Per tale motivo ho rinunciato a fare il missionario fidei donum.
 
Cosa si aspetta da questa nuova esperienza? C’è qualcosa che l’ha sorpresa nell’impatto con la sua nuova realtà?
           
Non mi aspetto niente da questa nuova esperienza. Cercherò di dare tutto me stesso perchè si possano sentire amati e serviti, come io mi sento amato da Gesù.
Spero solamente che attraverso la mia presenza questi fratelli di Villadoro possano ricevere tutti i doni di Dio: pace, gioia, consolazione, comunione, liberazione, guarigione, ecc. ed io attraverso loro possa sperimentare l’amore di Dio alla mia vita.  
 
Quale sarà il suo primo impegno pastorale nella comunità parrocchiale di S. Giovanni Battista?
 
           
 

Penso che il mio primo impegno sarà quello di prendere visione di questa nuova realtà, visitando tutte le famiglie e chiedendo a Dio che la Sua benedizione sia sempre con loro.