Mercoledì 20 febbraio 2013, nel salone parrocchiale della chiesa S.S. Immacolata di Centuripe, ha avuto luogo il primo incontro, dei sei previsti, rivolto ai genitori dei bambini frequentanti il catechismo, all’interno di ‘Un progetto per la città‘. Già la settimana prima dell’incontro, il parroco (don Gaetano Giuffrida), la coordinatrice del progetto e tutti i catechisti, si sono prodigati, con grande fermento ed emozione, per la buona riuscita dello stesso.
La serata ha registrato una grande partecipazione dei genitori, e non solo, che si sono stretti alla presenza del nostro Vescovo, Mons. Salvatore Muratore. La presenza è insolita, quanto gradita: sappiamo della sua laurea in pedagogia, sappiamo della sua lunga esperienza di insegnamento a scuola, ma non è poi così comune che il Vescovo incontri i genitori su temi educativi.
Tema della serata ‘Educare alla Vita’. Il Vescovo ha spiegato che educare alla vita significa rendere i figli consapevoli del dono ricevuto, educarli a diventare uomini liberi, educarli alla bellezza e alla speranza, insegnar loro l’armonia.
Sua Eccellenza, come sempre, ha mostrato grande sensibilità di fronte alle domande poste dai genitori, ora incerti, ora preoccupati per il futuro dei propri figli, rispondendo in modo molto esauriente e preciso, ponendo grande attenzione alla Fede e all’Amore di Dio.
Particolarmente toccante la domanda di una mamma – che si è trasformata in testimonianza – sul suo amore ferito: quali le ripercussioni? Le ferite non sono solo dei genitori, tutt’altro!
Anche qui non manca la speranza, i figli possono sempre trasformare un dolore in risorsa, possono trarre insegnamento anche dalle esperienze non belle fatte.
Grazie alla semplicità ed alla simpatia del Vescovo il tempo è trascorso in modo piacevole e sereno: lui ha saputo trasmettere a molti dei genitori presenti, questa è la loro opinione, fiducia e pace interiore, spesso commuovendoli. I tanti aneddoti e gli esempi tratti dalla sua esperienza di Sacerdote-Educatore che hanno reso i concetti semplici, concreti ed attualizzabili.
Speriamo che i prossimi incontri possano mantenere la stessa carica ed intensità del primo, anche perché saranno supportati dalla presenza di professionisti, pronti anch’essi a rispondere, in maniera puntuale e precisa, alle domande che ogni genitore si porta in cuore. (Katiuscia Anfuso)
